INTRODUZIONE

La nascita dei Videogiochi e che cos’è l’RPG?

I videogiochi sono nati nella seconda metà del XX secolo come forma di intrattenimento elettronico. Il primo esempio riconosciuto di videogioco è “Tennis for Two” (1958), seguito da “Spacewar!” (1962), ma è con l’avvento di “Pong” (1972) e delle prime console domestiche come l’Atari 2600 che il videogioco diventa fenomeno di massa. Negli anni ’80 e ’90, grazie all’evoluzione della grafica e della programmazione, nascono generi specifici tra cui l’RPG (Role-Playing Game), ispirato ai giochi di ruolo cartacei come “Dungeons & Dragons”. La componente narrativa, le scelte morali e la personalizzazione del personaggio diventano elementi centrali.

Il linguaggio di programmazione alla base dei videogiochi si evolve, passando da linguaggi come Assembly e C a motori sempre più complessi come Unreal Engine o Unity. Questo sviluppo consente la creazione di mondi più vasti, realistici e interattivi. Nasce così l’idea del videogioco come arte, esperienza immersiva e forma di comunicazione. Tra i titoli che incarnano pienamente questa filosofia c’è Dark Souls, sviluppato da From Software e diretto da Hidetaka Miyazaki, un’opera che sfida il giocatore non solo a livello tecnico, ma anche intellettuale ed emotivo.

Il gioco, appartenente al genere action-RPG, presenta un mondo ostile, frammentato e oscuro in cui il protagonista, un non morto prescelto, affronta nemici, boss colossali e dilemmi morali in un viaggio volto alla salvezza o alla distruzione. La meccanica del gioco, fondata su cicli di morte e rinascita, richiama profondamente la struttura del romanzo di formazione: un percorso di crescita e scoperta, segnato da errori e riflessioni. In questo modo, Dark Souls diventa metafora della vita stessa, del superamento delle difficoltà e della ricerca di senso in un mondo apparentemente privo di esso.